lunedì 20 aprile 2009

Ti rendo ciò che il tempo mi diede,l'anti-forma e lo stupire che mi contraddice fa si che chi mi siede davanti mi reputa matto,o semplicemente imprevedibile,forse perchè amo distruggere ogni tipo di scaletta che la vita crea,non amo le programmazioni o il programmarsi umano che ci contraddistingue dal genere animale istintivo,amo sapere,vivere,immaginare,detesto i clichè dell'uomo che non deve chiedere mai..visto che se non chiedi non sai,ma allo stesso tempo amo la certezza del forse,solo presupponendo si può non sbagliare e imparare quello che mettiamo in discussione,come un bambino di fronte a un maestro,mi rendo conto solo ora che il mio tempo,quello di staccarmi dai valori e dalle guide è arrivato..ho gambe stabili e ho preso botte forti,la schiena regge,un'artista,un genio,no,solo uno che sa vedere più di altri,sensibile e che sa sensibilizzare,trascinami via con te stanotte bellezza di un dubbio e io ti ricercherò nella vita come una terra promessa,ma promettimi tu di non darmi mai certezze,non fare di me così un comune mortale,non siete voi a mettermi all'angolo,ma io ad andarci da solo...-P

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